Il Finale Dopo un "trattamento" regressivo che avrebbe dovuto piegarlo definitivamente, il Prigioniero trova il modo di girare a suo vantaggio la situazione. Dimostrerà che, con la convinzione e l'orgoglio di essere a pieno diritto un individuo libero e pensante, si può rivivere la propria esistenza giungendo alla riconferma del proprio "essere". Il potere, il Numero 2 , non è riuscito ad annullare il Numero 6, per cui questi è, a pieno diritto, padrone del proprio futuro. Un tribunale, costituito dai rappresentanti di tutti gli ideali, di tutte le religioni o filosofie e di tutte quelle manifestazioni "caratterizzanti" l'essere umano, lo giudica Degno di appartenersi e addirittura, di poterli guidare nel loro efferato compito di manipolare la società. Lui decide ancora una volta di essere solo se stesso preferendo la Liberta di essere padrone solo di se. Riesce a incontrare Numero !, il quale si presenta prima incappucciato, poi con una maschera da scimmia ed infine rivelando il suo vero volto: quello dello stesso Numero 6. Con l'aiuto dell'ultimo Numero 2 (giudicato e condannato da quello stesso tribunale), di un tal Numero 48 (condannato come sterile rappresentante di un ribellismo giovanile e fine a se stesso) e dall'onnipresente Maggiordomo, riesce a fuggire da quell'incubo, distruggendo per sempre il Villaggio. Ma il ritorno al suo appartamento a Londra ed alla sua libertà desterà non pochi dubbi, specie nel fatto che la porta di casa si aprirà automaticamente (come nel cottage al Villaggio) e nel fatto che, l'inquadratura che lo vede allontanarsi in auto salirà fino a farlo disperdere nel traffico cittadino con la scritta "Prisoner" in sovrimpressione.